Fin dall'inizio, il design della Dodge Viper sembrava troppo audace, troppo compromesso, per sperare in una versione di produzione.
Tuttavia, grazie a una fortunata coincidenza e all'ingegno di una manciata di individui, nel 1992 il mondo ha potuto sperimentare la sua natura selvaggia.
La versione GTS (coupé) apparve quattro anni dopo, portando con sé una serie di modifiche ma senza alterare l'essenza del progetto.
Rimane una macchina dedicata a chi sa cosa vuole da un'auto sportiva.
La Dodge presentata qui ha una storia interessante.
Dopo essere uscita dalla fabbrica nel 2002, è stata lanciata in Polonia.
Daimler-Chrysler le assegnò immediatamente il ruolo di "showcar".
Vale a dire, un'auto di punta, messa a disposizione della stampa automobilistica e partecipante a eventi motociclistici.
L'esemplare qui raffigurato appartiene all'edizione limitata ACR ("American Club Racer"), che si distingue, tra l'altro, per il design particolare. Sospensioni regolabili, presa d'aria modificata e cinture di sicurezza a cinque punti. Si distingueva anche per i cerchi BBS forgiati da 18 pollici, unici per questa versione. Questo esemplare è anche dotato del pacchetto "Comfort Group", che aggiunge un impianto audio e un sistema di climatizzazione, originariamente rimossi dall'edizione ACR.
A proposito di equipaggiamento, la Viper qui mostrata include:
- aria condizionata
- vetri oscurati
- alzacristalli elettrici
- sedili elettrici
- Specchietti retrovisori elettrici
- Rivestimento in pelle
- lettore CD
La Dodge è stata inoltre sottoposta a una serie di interventi di assistenza, tra cui:
- installazione di un nuovo set di candele
- sostituzione dell'olio del motore, della trasmissione e del differenziale
- installazione di nuovi tubi dei freni
- sostituzione della cinghia degli accessori
Se siete alla ricerca di un'auto sportiva con un'esperienza di guida eccezionalmente buona per il prezzo, la Dodge Viper può essere la risposta. Inoltre, essendo un'edizione limitata ACR, rafforza la sua posizione nel mercato delle auto d'epoca.
Se a ciò si aggiunge la sua interessante storia, si ottiene un'auto che vale la pena avere nella propria collezione.