Innocenti introdusse la Mini nel 1974, una versione a tre porte a due volumi della Mini, disegnata da Bertone. Fu sviluppato un prototipo a cinque porte, che però non fu mai messo in produzione. Dopo essere stata venduta a De Tomaso nel 1976, la Mini fu alimentata da motori a tre cilindri di provenienza Daihatsu e continuò a essere prodotta fino al 1993.
Prima delle varianti Mini 90/120 a due volumi, Innocenti assemblò il progetto originale della Mini utilizzando kit CKD. La Mini 850 uscì nel novembre 1965, seguita dalla 1001, dalla Cooper, dalla Cooper 1300 e dalla Mini T, quest'ultima un'auto monovolume. La maggior parte della produzione è stata realizzata utilizzando scocche e componenti di provenienza locale, diversi da quelli costruiti in Inghilterra.
Al Salone di Torino del 1974, Innocenti presentò la 90L e la 120L, la prima con un motore serie A da 998 cc e la seconda con un'unità da 1275 cc. Entrambe avevano un cambio manuale a quattro marce e sospensioni a cono di gomma "a secco". Il progetto di sostituire la Mini inglese originale con la Mini progettata da Bertone fu abbandonato quando la BLMC fallì nel maggio 1976.
Le Mini di Innocenti erano generalmente ben equipaggiate e con finiture migliori rispetto alle controparti inglesi, il che portò a un aumento delle vendite e a una migliore reputazione in molti mercati dell'Europa continentale. L'aggiunta di un portellone posteriore migliorava l'accesso al bagagliaio e la resistenza aerodinamica era leggermente inferiore a quella della Mini originale.