"Costruita come una Mercedes". Questo è l'inevitabile paragone che si fa con tutto ciò che, pur essendo pesante nella costruzione, punta alle tolleranze, ai materiali e all'eccellenza ingegneristica delle auto Mercedes-Benz degli anni '70 e '80: veicoli robusti come pochi, destinati a durare per tutta la vita se curati adeguatamente. Auto che, pur essendo relativamente spartane rispetto alle Rolls-Royce o alle Bentley, offrivano un'ergonomia, un adattamento e una finitura che si trovano solo negli aerei e nelle apparecchiature di precisione. Una macchina costruita senza badare a spese, il cui prezzo veniva fissato solo dopo essere stata testata da legioni di meticolosi ingegneri tedeschi secondo gli standard più elevati. Le ruote preferite da industriali, celebrità, banchieri e leader governativi. Il meglio del meglio, per il meglio.
Alla fine degli anni Sessanta, Mercedes-Benz incorporò il propulsore M100 da 6,3 litri della sua 600 limousine nella linea S-Klasse, creando di fatto la prima Q-Car completamente europea. La successiva generazione di ammiraglie, la W116, avrebbe visto i modelli di punta equipaggiati con una raffinata evoluzione del motore da 6,9 litri e con sospensioni idropneumatiche morbide ma reattive. Con il più grande motore europeo dalla Seconda Guerra Mondiale, il poderoso 6.9 era in grado di superare molte vetture esotiche dell'epoca e di raggiungere i 100 km/h da fermo in poco più di sette secondi.
Escludendo la Grand 600, il 6.9 era la Mercedes più costosa che si potesse acquistare alla fine degli anni '70, con un prezzo di vendita al pubblico quasi da Rolls-Royce. Divenne la preferita dalle star del cinema e della musica, come Arnold Schwarzenegger e David Bowie, e recitò in diversi film che ne esaltavano la potenza e la stabilità: "C'était un rendez-vous" (1976) di Lelouch, "Lost Highway" (1997) di Lynch e "Ronin" (1988) di Frankenheimer, tutti esempi di ciò che la 6.9 poteva fare.
Questo 6.9 con specifiche europee è uno dei primi 500 esemplari costruiti ed è stato consegnato nuovo nel sud della Francia, dove è rimasto fino al nostro acquisto nel 2022. Per massimizzare l'usabilità senza problemi, il suo secondo proprietario - un noto scrittore politico - ha rimosso le sospensioni idro-pneumatiche dell'auto e le ha sostituite con una classica configurazione a molle elicoidali, oltre ad aver effettuato un'accurata manutenzione nel corso degli anni, compresa una corretta sostituzione del contachilometri. Quasi identica alla vettura "Ronin", ha completato con successo la Mille Miglia del 2024 e viene fornita con manuali, attrezzi, registri e chiavi, ma senza bazooka!