1960 Vespa 400 400cc

29 000 EUR

1960 Vespa 400 400cc

29 000 EUR
  • Modello
    Vespa 400 400cc
  • Anno
    1960
  • Condizione
    Ripristinato
  • Tipo di corpo
    Altro
  • Tipo di carburante
    Benzina
  • Potere
    n/a
  • Chilometraggio
    100 km
  • Indirizzo
    Spain
  • Paese
  • Pubblicato
    21.09.2023
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VIN
N/A
Colore
Rosso
Metallizzato
No
Motore
N/A
Numero del motore
N/A
Numero di Telaio
N/A
Cambio
Manuale
Volante
N/A
Ruote Motrici
N/A
Primo Reg. Paese
Spagna
Porte
2/3
Colore interno
Rosso
ArtsValua
ArtsValuaArtsvalua sl, Comte d'Urgell 240, 3rd (Auditia) 08036 Barcelona Spain
Tempo di risposta medio: 2 mesi
artsvalua.com
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Descrizione

APPREZZAMENTI: Abbiamo fatto un restauro completo, funziona perfettamente, le condizioni generali sono impeccabili. Carrozzeria in ottime condizioni (vedi foto). Interni di lusso con logo, ruote originali. Documentazione storica inclusa.

ESAME DEL RESTAURO O DEI DANNI: Completamente restaurata.

Vespa 400
VIDEO:

Casa madre Piaggio
Costruttore ACMA
Periodo 1958-1961
Fabbriche Fourchambault
Tipo Microcar
Carrozzeria Cabriolet a due porte
Impostazioni Motore posteriore, trazione posteriore
Dimensioni 2850 / 1100 / x / 1693

La Vespa 400 era una microcar prodotta dal costruttore francese ACMA (Ateliers de Constructions de Motos et Accessoires) di Fourchambault, in Francia, dal 1958 al 1961, su progetto di Piaggio. Era disponibile in due versioni, "Lusso" e "Turismo". Travolto dal clamoroso successo che stava riscuotendo il prodotto di punta della casa, la Vespa lanciata nel 1946, uno dei figli del fondatore dell'azienda, Enrico, decise di fare un salto e di avventurarsi nel mondo dell'automobile, creando questa microcar.

Tuttavia, il modello ebbe uno scarso successo e rimase a malapena qualche anno sul mercato, in parte a causa delle pressioni nei confronti della stessa Fiat che non voleva un concorrente per il proprio modello 500.

Fondamentalmente, l'auto era una due posti con un piccolo spazio dietro i sedili anteriori per trasportare due bambini in giovane età o, a scelta, un misero bagaglio. Il conducente e il suo accompagnatore sedevano in un semplice tubolare a due posti avvolto da un tessuto elastico e tra di loro erano posizionati il freno a mano e lo starter. La leva del cambio, dal canto suo, era posta al centro del pianale.

La strumentazione era molto semplice e conteneva un tachimetro oltre ad alcuni indicatori, ovvero: intermittenza, carico della dinamo, fari e avviso di carburante scarso. Esisteva una versione decappottabile che aveva il tetto che si arrotolava all'indietro, tramite una guida posta sul soffitto e che cadeva sul portapacchi del motore posteriore.

Tradotto da DeepL

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