La Lancia Appia è un'autovettura introdotta nel 1953 dalla casa automobilistica italiana Lancia in sostituzione dell'Ardea. Fu l'ultima di una lunga serie di auto di produzione Lancia a utilizzare sospensioni anteriori a montanti scorrevoli e montava un motore Lancia V4 da 1089 cc. Fu progettata dall'ingegnere Vittorio Jano e prese il nome dalla via Appia.
L'Appia Berlina (berlina/sedan) fu presentata al Salone dell'Automobile di Torino nell'aprile 1953. Aveva un motore da 1,1 litri da 38 CV e poteva raggiungere una velocità di 120 km/h (75 mph). La carrozzeria era simile a quella della Lancia Aurelia e, per risparmiare peso, le porte e i parafanghi posteriori delle prime migliaia di esemplari erano in alluminio. L'abitacolo era caratterizzato da sedili anteriori a secchiello, cambio a colonna, volante e interruttori in plastica avorio e rivestimenti in panno di lana Lancia in grigio o beige.
Oltre alla berlina, furono prodotte diverse Appia con carrozzeria speciale, tra cui una coupé di Pinin Farina, una cabriolet e una berlina a due porte di Vignale e una GT in alluminio di Zagato, oltre a varianti per veicoli commerciali leggeri. In totale furono costruite 107.000 Appia: 98.000 berline, 3.863 veicoli commerciali e 5.161 telai forniti ai carrozzieri.